Mag 13, 2020 - Bologna, cultura, itinerario    Commenti disabilitati su A piedi per Bologna II

A piedi per Bologna II

Sono belle giornate e l’estate è alle porte, siamo tentati dalla voglia di respirare all’aria aperta. Camminare e praticare attività motoria è tocca sana per l’uomo, in molti casi, per motivi di salute, i medici impongono le passeggiate.

Con le massime precauzioni, seguendo le regole. Ora con #prudenzaecautela e #sempreallerta vorrei proporre un altro itinerario famoso e caro agli abitanti di Bologna.

MELONCELLO – PORTA SARAGOZZA

Parcheggio 1. È comodo parcheggiare in Via Treves oppure dopo il canale, adiacenza Barca Certosa è il parcheggio più lontano ma in zona non a pagamento.
Parcheggio 2. Meloncello
Altre due possibilità potrebbero essere parcheggiare in Piazza della Pace oppure zona Meloncello dove è possibile ammirare lo stadio Comunale, inizialmente noto come Litorale, oggi intitolato a Renato Dall’Ara fu costruito negli anni venti su progetto dell’ingegnere Umberto Costanzini e dell’architetto Giulio Ulisse Arata. Il complesso sportivo è un monumento tipico del periodo fascista. Verrà presto rimodernato.

Stadio Renato Dall'ara

Stadio Renato Dall’ara


La direzione da Via Treves Ex Funivia è verso il Centro passando da Via Saragozza, incontrando l’arco Meloncello e proseguendo per i portici sulla destra troviamo Villa Spada e Via di Casaglia comodo accesso alla Basilica di San Luca.

Il Teatro Celebrazioni è una costruzione degli anni cinquanta, è stato rilanciato a fine novanta dopo un lungo periodo d’inattività da Paolo Scotti noto produttore teatrale e televisivo. Iniziò la sua attività con il programma Lupo Solitario poi divenne celebre con Matrjoska e Taratata. Il teatro fa parte del complesso della Casa intitolata all’attrice del cinema muto italiano Lyda Borelli per artisti e operatori dello spettacolo ormai in pensione.

 

Villa delle Rose

Villa delle Rose

In mezzo al verde si trova la scuola elementare Armandi Avogli, non visibile dalla strada.
Sulla destra troviamo il primo ingresso di Villa delle Rose sede di diverse mostre, la Villa è stata edifica nella seconda metà del ‘700. Il secondo ingresso con una lunga scalinata evidenzia il primo nome: Villa Scala. Nel giardino per abbondanza di verde e fiori è stata poi ribattezzata Villa delle Rose. Dal 1916 è proprietà del Comune di Bologna.
In confine tra i due parchi delle Rose e Spada, presso Villa Collalto si trova il Monastero dove risiedono dal 1932 le monache di clausura clarisse cappuccine di Bologna e all’ingresso svetta una torre oggi ribattezzata scherzosamente “delle Streghe”.

 

Villa Spada

Villa Spada

In stile neoclassico è Villa Spada quasi coetanea di Villa delle Rose, di proprietà Zambeccari fu eretta nel 1774 di proprietà del Comune di Bologna dagli anni sessanta.
Nel 1849 divenne presidio degli austriaci. Il 7 agosto la tradizione vuole che in questo luogo siano stati tenuti prigionieri i patrioti italiani Ugo Bassi e Giovanni Livraghi. Dopo essere stati catturati a Comacchio, trovarono la morte il giorno 8 agosto 1849 nella piazza dove oggi si tiene la Piazzola. Dagli anni 90 è sede del Museo della Tappezzeria e del Tessuto.

Attenzione perchè se entriamo in uno di questi due parchi è un attimo rilassarsi e perdersi nel verde dei colli bolognesi. All’entrata di Villa Spada con l’incrocio per Paderno e Casaglia troviamo la fermata del bus che con cinque soste permette di visitare il Santuario di San Luca la Linea è la n° 58 dalle 7 e venti di mattina fino alle 19,20.

Fa un certo effetto passeggiare sotto il portico più lungo del mondo la cui arte, che misura 3.796 metri e la leggenda narra che conta 666 archi. L’opera è stata progettata da Gian Giacomo Monti e Camillo Saccenti e viene terminata nel 1721 da Carlo Francesco Dotti, suo il progetto dell’Arco del Meloncello.

I portici bolognesi sono stati candidati “Patrimonio dell’Umanità” UNESCO. Pensare che nell’alto medioevo nacquero come abuso edilizio, allo scopo di aumentare la capacità e lo spazio edilizio senza occupare suolo pubblico.

 

Statua Madonna Grassa

Statua Madonna Grassa

Camminando sotto i portici incontriamo la statua detta della Madonna Grassa opera è di Andrea Ferreri del primo settecento, a cui molti sono devoti e lasciano ai piedi del monumento delle immagini votive e di gente che ha ricevuto la grazia.

Proprio a fronte della statua della Madonna Grassa vi è Villa Benni, costruita nel primo novecento, è una splendida location con annesso un magnifico parco, oggi è destinata ai ricevimenti e che offre anche la possibilità di pernottamento di lusso. Durante il secondo conflitto mondiale, è stata utilizzata come sede dell’alto comando tedesco. Terminata la guerra tornò in mano ai proprietari.

A destra troviamo tantissime strade chiuse che conducono in zone semi centrali residenziali e pre-collinari dove i prezzi di vendita lievitano per merito della posizione esclusiva.
I negozi mostrano in vetrina i prodotti alimentari freschi e preparati cotti. I profumi e le fraganze di pasticcerie e rosticcerie, sotto al portico, accendono l’appetito e la golosità anche dei palati più raffinati ed esigenti.

 

Arco Guidotti

Arco Guidotti

Incontriamo l’arco in via Guidotti all’incrocio fra Saragozza e via Bellinzona che fiancheggia i giardini della Chiesa e il Convento di San Giuseppe eretto a metà del ‘800, dove al centro è eretta una statua a San Francesco d’Assisi.

A sinistra si incrocia Via R. Audinot è una zona molto interessante per chi studia architettura e non solo. Villette unifamigliari realizzate a fine ottocento dall’Architetto Paolo Sironi (1858-1927). Colpiscono i particolari e le decorazioni dei balconi e dei cancelli sono omaggi floreali allo stile Liberty. Sono state costruite molte dimore eleganti mai opulente e dove traspare un raffinato gusto architettonico.

UniversitàA destra lungo i Viali con a Fronte Porta Saragozza, verso Viale della Resistenza, si estendono i giardini di Villa Cassarini. L’altura di Saragozza fu l’antica collocazione del popolo etrusco allora la città era chiamata Felsina. All’inizio del 900 fu organizzata una campagna di scavi a opera di Cassarini. La sommità dell’acropoli era occupata da alcuni palazzi di proprietà della famiglia Pallotti poi Cassarini. Negli anni trenta la proprietà fu ceduta all’Università. Oggi hanno sede le facoltà d’Ingegneria e Chimica.

 

Porta Saragozza

Porta Saragozza

Il Cassero di Porta Saragozza appartiene alla terza cerchia muraria del XIII secolo modificata su progetto dell’ingegnere Enrico Brunetti Rodati a metà ottocento. Oggi ospita la collezione privata e pubblica di oggetti sacri. Il Museo della Beata Vergine di San Luca tratta la storia del santuario di San Luca e il trasporto nel tempo dell’immagine tanto cara ai devoti bolognesi della Madonna col bambino.

 

 

San Pio

San Pio

Opzione 1 Verso il centro da via Saragozza.
Qui possiamo decidere se continuare per Porta Saragozza dove i pellegrini partono per San Luca e dal centro di Bologna percorrono la via degli Dei. Quindi troviamo un parchetto in cui nel 2013 è stata inaugurato il Monumento a S. Pio da Pietralcina. Possiamo riposare alcuni minuti per poi proseguire verso il centro. Nella piazzetta è situato una sala cinematografica dedicata a Charlie Chaplin. Con una programmazione di flim anche in lingua originale. Alla destra della porta è stato riattivato un vecchio vespasiano.
Opzione 2 prendere il bus linea 20 direzione centro o direzione Casalecchio di Reno
Opzione 3 Proseguire per la prima strada a sinistra via Frassinago percorrerla fino a Sant’Isaia per vedere la basilica di San Francesco in Piazza Malpighi.
Opzione 4 Tornare a piedi

La passeggiata A/R Meloncello Portico Saragozza sono circa 3,5 km 5000 passi quaranta minuti

#NICOLARIZZOLI

A piedi per Bologna IIultima modifica: 2020-05-13T10:41:19+02:00da nickrizzoli
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