Fonti ufficiali dichiarano autentica la notizia di alcuni anni fa, riguardante la scomunica di Neri Parenti. Secondo altre fonti ufficiali sarebbe una bufala, una trovata pubblicitaria per l’ennesimo cinepanettone. Ai figli è stato negato il sacramento della comunione ma per altri motivi ed è tutto poco chiaro. Forse una scomunica potrebbe rendere famoso un personaggio, probabilmente dovrebbe regalargli un’aurea di celebrità e di quasi immortalità, alla pari di Napoleone e Fidel Castro. Se qualcuno apprezza Neri Parenti, con me sfonda una porta aperta, sicuramente rimane un regista e sceneggiatore tra i più importanti in Italia per essere ancora sulla cresta dell’onda dopo quarant’anni di attività e aver contribuito a far sorridere milioni di italiani. Non credo però che mostrare il Papa mentre scia o mentre corre la Parigi Dakar e sia travolto dai protagonisti delle “Comiche” Villaggio e Pozzetto sia passibile di scomunica, avrebbe dovuto esagerare un po’ di più.
La cosa particolare è che per molti capitoli esprime belligeranza e parla di guerra, omicidi, devastazioni e crudeltà. Inoltre la strada indicata per scoprire la bellezza di Dio è la sofferenza. Anche lo stesso Gesù patisce la brutale crudeltà di essere crocefisso. In passato era contemplata la pena di morte, inoltre veniva inflitto il livello di sofferenza. La crocefissione era riservata agli schiavi in quanto disonorevole ed era un patibolo che procurava un dolore infinito. Gli storici dibattono da secoli e s’interrogano se Gesù è realmente esistito oppure se la sua figura sia riferita a un mito. Il dubbio nasce da due aspetti fondamentali:
- Gli scritti evangelici compaiono qualche decina d’anni dopo la morte.
- La vita di Gesù è stata caratterizzata da eventi eccezionali ma che hanno coinvolto una parte ristretta di popolazione, se fosse stato un condottiero in conquista di un territorio vi sarebbero state molte fonti storiche.
Ovviamente anche questo alone di mistero alimenta il fascino della storia che per duemila anni illumina e coinvolge nel bene o nel male gli uomini sulla Terra. Ognuno interpreta alla sua maniera, facendone anche un uso improprio. Fino al secolo scorso vi era una grande strumentalizzazione delle opere di chi aveva predicato il contenuto biblico. L’immagine sacra, il “santino” era utilizzato per ogni bisogno, c’erano protettori per ciascuna tipologia e necessità dallo studio al lavoro, alla famiglia, alla salute e preghiere nello specifico per tutti i disturbi.
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