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Mar 4, 2021 - musica, Senza categoria, Spettacolo, tv    Commenti disabilitati su Festival di Sanremo sarà l’ultima edizione?

Festival di Sanremo sarà l’ultima edizione?

Questo è il momento della verità, se il Festival di Sanremo sopravvive al COVID19 potrebbe rischiare l’immortalità. Sembra un signore attempato della terza età, che attende il vaccino anche di dubbia provenienza e approvazione, prodotto da qualche casa farmaceutica.

Saremo

Ariston

Dopo più di un secolo gli italiani si dividono ancora tra interventisti e neutralisti. Infatti gli interventisti vorrebbero cancellare il Festival mentre i neutralisti sono assolutamente indolenti e incuranti. Perché odiare il Festival? Per i motivi più strani ma spesso l’antipatia è dovuta all’opulenza espressa nei fasti organizzativi e ai cachet ricchi e abbondanti pagati a degli artisti anche di dubbia professionalità. Ma attenzione non intendo criticare il livello professionale di alcuno, ma anche lo stesso Fiorello, come un acrobata, gira appeso a un filo. Un funambolo che segue l’equilibrio precario della comicità, ma in momenti storici come questi, può non essere gradito al pubblico da casa, perché è un attimo cadere nella sciocchezza o nell’indifferenza che è quasi peggio. Ci sono Regioni ancora costrette al lockdown, dopo un anno di restrizioni e di mancati guadagni, in tutti quei settori che orbitano attorno alla cultura sociale. Per ora si sono salvati solo gli appartenenti al clero che possono ancora celebrare riti nelle loro modeste e dogmatiche comunità. Stiamo forse assistendo al crollo del catto-comunismo, quello annunciato da Berlusconi lo scorso ventennio? I testi delle canzoni sanremesi annunciano qualche colossale cambiamento che avverrà dopo i sette anni prima di carestia poi di pestilenza? Se tutto questo panorama apocalittico è una mia inutile immaginazione, allora non sono neanche giustificate le tantissime critiche feroci sui social. Purtroppo gli italiani sono stanchi per tantissime ragioni, prima fra le quali: che non si sentono più rappresentati da nessuna forza politica, anzi chi li ha illusi non ha poi mantenuto le promesse elettorali. Quindi ogni espressione del sistema diventa un rifugio per riversare il proprio rancore. Oggi è il Festival, domani sarà la Nazionale di calcio oppure qualsiasi evento, avrà una sempre più consistente opposizione anche senza nessuna base razionale. Il Festival di Sanremo diventa una vetrina sempre più difficile per gli interpreti e per gli autori, che forse sono obbligati a parteciparvi in quanto i poteri economici delle multinazionali che vendono lavatrici e diritti d’autore decidono sul proprio operato, pagandoli profumatamente ma che comunque si trovano a dover partecipare a un evento che forse avrebbero preferito rimandare a qualche anno che offre più punti di serenità. Apprezziamoli, cerchiamo di supportarli e di considerare il loro lavoro di questa settimana un apporto a l’Italia, questo enorme paziente che soffre di una malattia che forse è ormai cronica.

Nicola Rizzoli

Mag 26, 2020 - cultura, itinerario, Itinerario Musicale, made in italy, musica, Spettacolo, un Vino e un Vinile, Una Storia    Commenti disabilitati su Turismo tra le note

Turismo tra le note

Turista Musicale

Turista Musicale

Non occorre aver come unico obiettivo la musica per decidere una meta turistica ma si può creare un incentivo a spostarsi, verso mete lontane, per conoscere e deliziare il proprio intelletto di note e culture diverse dalla nostra, questo è abbastanza per tracciare rotte alternative alle solite vacanze. Tante persone quando sono in viaggio cercano di vivere come gli abitanti anche solo per qualche istante. L’atteggiamento più comune è sedersi a tavola e ricercare la specialità tipica sul menù. Alcuni comprano il ricordino, la tshirt con stampato il logo che raffigura il posto. Altri amano collezionare magliette ad esempio “Hard Rock Cafe” brand diffuso in quasi sessanta paesi del mondo. Mangiare e vestirsi sono modi per cercare il senso di appartenenza.

Mescolarsi in un mercato rionale o in una sagra di provincia durante le vacanze è una passione diffusa. Mangiare bene, bere ottimo vino, trovare articoli esclusivi e ballare, questi sono gli elementi che determinano un atteggiamento comune di un turista. Possiamo andare al mare, in montagna, nelle metropoli internazionali, in tutti i paesi ma questi sono gli elementi per la gran parte delle persone.

Muoversi solo per la musica può essere uno stimolo sufficiente? Non saprei ma questo dovrebbe essere magari accompagnato da altre componenti. Per esempio il festival del fumetto Lucca Comic che negli ultimi anni attrae molte persone è anche una buona occasione per farsi un giro in Toscana, che offre tantissimi spunti per itinerari culturali come Viareggio, Collodi, Vinci, Montecatini Terme. Inoltre è inutile raccontare quali prelibatezze tipiche possa offrire la ristorazione di quella regione.
Una fiera, un evento culturale sono occasioni che permettono di visitare luoghi che altrimenti sarebbe meno prioritario vederli rispetto ad altri se non vi fosse la passione per una determinata attività artistica o sportiva.

In Emilia Romagna la musica ha origini ben radicate con musicisti come Giuseppe Verdi da Busseto, oppure Gioachino Rossini, nato a Pesaro ma bolognese d’adozione. A fine settecento fu ascoltato anche Mozart nella città felsinea. A Bologna è viva una scuola di liuteria di strumenti cordofoni classici, quali viola, violino e violoncello. Una conoscenza, una cultura importantissima, che nasce nel periodo rinascimentale. Quando all’inizio del cinquecento, due maestri liutai Hans Frei e Luca Maller iniziarono a costruire strumenti musicali e per due secoli divennero famosi i liuti lavorati all’ombra delle cento torri. Tradizione tramandata fino ai giorni nostri agli allievi dal Maestro Otello Bignami, il cui laboratorio è visitabile in Strada Maggiore.

Un percorso culturale che vive da sempre e nell’anno 2006 Bologna è stata dichiarata dall’UNESCO “Città Creativa della Musica”. Il capoluogo emiliano è la prima tappa per chi ama fare turismo musicale, magari la buona tavola, l’ottimo vino e cerca un pò d’intimità. Ora non rimane che cercare tramite il portale “Bologna Welcome” la giusta dimensione, scegliere quale itinerario culturale è più consono alle proprie passioni, poi partire.

Per i puristi sarebbe ottimo scegliere fra queste macro aree:
Indy – Rock indipendente nei locali, nei centri sociali e nelle location da concerto live tra il reggea, lo ska e il rock suonato e magari un pò cattivello. Dove suonano le band più ricercate.
Club – Hai presente quelle siscoteche tipiche della Romagna? Quelle balere con il genere Pop che partono dalle più popolari fino alle più esclusive per i fighetti, ecco quelle.
Elite – Poi rimane il Jazz e la Classica. In ambiente raccolto, descritto con quella leggerezza a rappresentare quasi una bomboniera artistica.

Il turista musicale per una di queste tre ragione, parte anche solo per una serata, un weekend. Giunge nella discoteca in riviera, oppure nel festival jazz oppure per il concerto dei Divine Comedy o degli SkaP.
Come descrive Carlo Lucarelli: la gente sotto le due torri lavora a Modena, dorme a Bologna e si diverte in riviera. Presto, inizierò a raccontare qualche viaggio musicale.

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Mag 12, 2020 - musica, Spettacolo    Commenti disabilitati su Stevie Wonder – 13 maggio 2020 – 70 Candeline

Stevie Wonder – 13 maggio 2020 – 70 Candeline

swHa venduto oltre 100 milioni di copie nel Mondo

Ha ricevuto venticinque Grammy Awards

Nel 1985 ha ottenuto un Premio Oscar con il brano “I Just Called to Say I Love You” dal film “The Woman in Red

Undici American Music Awards

Un Grammy Lifetime Achievement Award

Nel 2009 è stato nominato dalle Nazioni Unite “Messaggero di Pace

Nel 2014 il Presidente Obama gli ha conferito la “Presidential Medal of Freedom

Nel 1999 il Premio Kennedy Center Honors

27 album in studio 8 raccolte e 97 singoli.

“SIGNORE E SIGNORI ECCO A VOI STEVIE WONDER”

Con i suoi brani ha influenzato la musica soul il genere l’R&B e la pop music è l’autore che ha fatto pubblicare più cover dei suoi lavori

Polistrumentista nato in una piccola Contea dello Stato del Michigan. Nasce non vedente, ma compensa il senso della vista sviluppando incredibili doti musicali, a quindici anni ha già pubblicato quattro dischi in studio e uno dal vivo. A vent’anni oltre ad aver ricevuto premi ovunque, ha partecipato a Sanremo facendo coppia con Gabriella Ferri e aver pubblicato 11 album.

Nel 1972 l’album “Talking Book” contiene la traccia “Superstitionl’anno successivo vince due Grammy Award come miglior canzone R&B e come miglior interpretazione maschile. Anche con questo brano, che ha un groove pazzesco, svetta le classifica e continua ad avere un grande successo. Nel 1985 scrive That’s What Friends Are For e la canta con Dionne Warwick e con amici del calibro di Elton John.

Collabora più volte in carriera con Michael Jackson. Le due pop star e Lionel Richie nel 1985 sono gli autori del brano “We Are the World” nel progetto “USA for Africa” sotto la direzione di Quincy Jones poi ancora Ray Charles, Bob Dylan Cyndi Lauper, Bob Geldof, Dan Aykroyd, Billy Joel, Al Jarreau, Lionel Richie Diana Ross, Paul Simon, Bruce Springsteen, Tina Turner, Dionne Warwick , Harry Belafonte e tanti altri, 45 in totale. Vincono tutti premi messi in palio nell’anno successivo ma soprattutto vincono sul piano umano e il ricavato è devoluto contro la fame in Etiopia afflitta in quel periodo da un’enorme carestia. Stevie Wonder è sempre stato un grande attivista e non si è mai tirato in dietro nella lotta per la tutela dei diritti umani e civili. Un grande uomo e un grande musicista, ora è pronto a festeggiare i suoi settant’anni e spero con grande serenità.

 

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Mag 9, 2020 - Bologna, cultura, musica, Spettacolo    Commenti disabilitati su Jovanotti RAP – GAP Generazionale

Jovanotti RAP – GAP Generazionale

#NonVoglioCambiarePianeta su #RaiPlay

#NonVoglioCambiarePianeta su #RaiPlay

Posso vantarmi di aver vissuto la terza rivoluzione industriale, nonostante mi scontri con lo scorrere del tempo e il passare degli anni. Posso affermare che sono entusiasta di essere un testimone del passaggio tecnologico dall’analogico al digitale.

Ricordo con nostalgia quando ero costretto a settare le porte con Window 3.1 per surfare on the internet nel 1995 era quasi un’impresa scientifica. Ora l’accesso alla rete è possibile anche con un comando vocale, magari avendo al polso un Watch di Apple che ti permette di aprire un Mondo nel Bit-Cosmo mentre stai facendo jogging.

Conservo un tenero ricordo di tutte quelle esperienze. La mia vetustà ha raggiunto il “Game Over” il 9 luglio 2015 quando mia figlia è andata al concerto di Jovanotti a Bologna. Allo Stadio Renato Dall’Ara c’erano 60mila persone che assistevano all’evento.

Sono passati quasi trent’anni dall’estate 1987 alla discoteca J&J del Lido Degli Scacchi (FE) andai a vedere il live “GIMMI FIVE” con un saltellante Lorenzo Costantino Cherubini. Quando ho iniziato a contare gli anni e mi sono accorto che erano tanti, la vita ha assunto una prospettiva molto diversa. Mi sono accorto di questa diversa prospettiva, guardando la copertina di agosto 2015 di Rolling Stones dove c’era la foto dell’artista con il titolo “Essere Lorenzo”.

Lorenzo Cherubini in arte Jovanotti – un progetto che dura da sempre, penso che il segreto dell’elisir di una lunga vita artistica sia: un duro e costante lavoro. Infatti quello che vedo in questo artista è la passione, l’energia con cui affronta il proprio pubblico. Sul palco, accende ancora le passioni di persone di ogni età. Un artista con la “A” e tutte le lettere maiuscole, con un groove penetrante e irrompente. Ha saputo rinnovare e continuare a coinvolgere l’attenzione del pubblico, con la semplicità e l’efficacia dei propri testi e la ritmica delle sue parole. Circondandosi sempre di ottimi musicisti.
Oggi lo showman è impegnato alla salvaguardia dell’ambiente e ama girare il Mondo con il suo solito e semplice stile di vita che lo ha sempre contraddistinto. Un uomo con una morale integra e genuina. Sui social si trovano molte sue foto in bicicletta tra gli Appennini e le Ande.

I paesaggi del Cile sono ben documentati nelle riprese di viaggio di Lorenzo

#NonVoglioCambiarePianeta, in esclusiva su #RaiPlay

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Mag 6, 2020 - anni 90, anni80, cultura, musica, Recensioni e Opinioni, Riflessione Fisiologica, Spettacolo    Commenti disabilitati su MANU CHAO ME GUSTAS TU

MANU CHAO ME GUSTAS TU

megustaÈ il 1988 e come tanti giovani, frequentoavo le discoteche, da qualche anno la musica programmata dai dj sta diventando sempre meno melodica e con scarse variazioni ritmiche. I temi dance mantengono dei loop a 100 di bpm anche per per quattro, cinque minuti. I gusti musicali dei ragazzi stanno cambiando per l’ennesima volta. Nei club il genere house sta segmentando i target, per le città nascono circoli con selezioni che tentano per l’ennesima volta di diversificare il mood asfissiante della musica commerciale.
Sulla scena internazionale si afferma un ciclone culturale: Mano Negra. Ce ne accorgiamo perché ovunque si balla un singolo che spacca veramente “King Kong Five” che inizia con un ritmo beat di batteria cassa rullante e piatti, suoni autentici non sintetici. Il canto è incalzante sullo scandire di un arrangiamento ritmico, il testo appoggia fresco e cadenzato: “Now listen to the beat The beat of the song song Buzzing in my head head like a bum dumb”. Manu Chao leader del gruppo è una forza sul palco, innovativo e travolgente. La canzone ha permesso al pubblico di ballare e conoscere altri generi, esportando fuori dai centri sociali il genere ska e nelle discoteche anche fra le più fighette, si balla perché terminata la traccia “King Kong Five” c’è un brano che lega perfettamente e molti lo lasciano suonare. Patchanka e Puta’s Fever sono i primi due lavori del gruppo e diventa un fenomeno internazionale.
Manu Chao è nato in Francia ma di origini spagnole, anche da solista ottiene sempre grandi successi, i suoi progetti hanno influenze artistiche da tutto il Mondo, i testi delle canzoni portano frasi in diverse lingue. I brani sono contaminati da country, blues, folk, rock, punk, ska, reggae, flamenco e salsa, questo mix viene definito Patchanka, imitato e arrangiato da tantissimi gruppi e in molte salse negli anni 90. La musica di Manu Chao unisce e diventa simbolo di anticonformismo, i brani raccontano l’amore e la condivisione, e nei testi si capisce che è sensibile al tema dell’imigrazione e della povertà nel mondo, viaggia molto in America Latina e in Africa. La sua posizione no-global e la partecipazione al concerto del Genova Social Forum, organizzato in contrasto con la riunione politica del G8 nel 2001, ricordato per gli scontri di Piazza Alimonda, lo elegge a colonna sonora del movimento.
Ogni progetto di Manu Chao è un mondo da scoprire, con influenze di musicisti di diverse etnia, razza e colore. Un genere che rappresenta tutto quello che c’è di bello in questo Mondo. Non può mancare nel 2010 a Playing for Change un mega progetto multimediale bellissimo che porta in scena musicisti di strada di ogni parte del pianeta. Manu Chao è una continua rivelazione ed bellissimo suonare le sue opere e tra un Clandestino e un ukulele, una chitarra flamenca e qualche congas, in una Patchanka: Me gustas tu!

 

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Mag 4, 2020 - Nek, Recensioni e Opinioni    Commenti disabilitati su Nek Nuovo Progetto 2020

Nek Nuovo Progetto 2020

Filippo Neviano in arte Nek lancia il nuovo brano: Amarsi Piano. Tra i ricordi ritrova una persona cara, persa nei trascorsi di vita. Si domanda allora dov’ero io e dov’eri tu. Ripromettendosi di non perdersi mai più. Su instagram regala e propone ai fan una versione live accompagnandosi con la chitarra.
Una bella copertina con raffigurato un cubo di rubik, disegnato e colorato con lo stile di un architetto che dichiara quale sia il suo gioco preferito. Questo è il secondo lancio che anticipa il nuovo progetto che uscirà a fine maggio 2020.
Il primo singolo Perdonare è stato pubblicato il 15 aprile 2020, il video è di un’attualità sconvolgente, con collegamento da casa di musicisti che suonano in solitudine e persone isolate che cantano. Mi ha colpito il breve intervento della ragazza che esprime “In mezzo alla tempesta noi siamo ancora qui con il linguaggio dei segni è geniale e molto toccante. Il testo è sottolineato anche dalla moglie di Nek che sui social evidenzia la difficoltà del momento.
I due brani sono tipici del pop italiano, del miglior Nek ormai maturo non per età ma per saper fare molto bene il proprio lavoro. Certo non aver partecipato a Sanremo e conservato il suo lavoro per l’estate lo ha agevolato. In questi momenti mi è impossibile evitare di pensare a chi ha lanciato l’artista con il Festival e non è riuscito a sfruttare l’investimento promozionale, primo fra tutti Diodato.
Nek lancia il nuovo brano mentre chi cucina, canticchia già al secondo ascolto la canzone dov’ero io e dov’eri tu.

AMARSI PIANO
PERDONARE

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Apr 30, 2020 - Senza categoria    Commenti disabilitati su La musica che ci ha trasformato

La musica che ci ha trasformato

bassoAres Tavolazzi contrabbassista jazz, ex basso degli Area e aver suonato con Demetrio Stratos regala un briciolo di esclusività nel mondo della musica. Aver accompagnato Francesco Guccini per più di trentacinque anni, collaborato con Paolo Conte, Antonello Venditti, Mauro Pagani, Zucchero, Dalla, Morandi, Capossela, Enrico Rava e Lucio Battisti lo rende quasi immortale. Poi c’è Alberto Camerini nato a San Paolo in Brasile nel 1951, l’anno in cui Leo Fender produce il primo basso elettrico. Divenuto celebre per i suoi brani pop che lo hanno rinominato “Arlecchino” per il suo costume colorato ma in stile quasi punk ela sua gestualità. Camerini è un cantautore di alto livello e lo dimostra intanti progetti in carriera. Nel 1977 decide di affidare il proprio lavoro alla produzione di Ares Tavolazzi e Giulio Capiozzo. É il suo secondo lavoro da solista e rimane qualcosa di veramente bello. Ricco di sonorità latine e brasiliane. Il titolo del lavoro è Gelato Metropolitano i temi rimangono attuali, si rivolgono alla politica per la salvaguardia dell’ambiente. Testi sviluppati da mano poetica, abile nelle metafore e quasi visionari.

Canzone della Bahia

C’era una popolazione che abbandonò la jungla su strane caravelle, dirette sulle stelle, forse fu per caso o per uno strano piano, ma sulla terra qui lasciarono questo mostro disumano. In pochi lo hanno visto, ma che c’è questo è certo, chi lo chiama rock’ n ‘ roll, chi lo chiama cammino aperto, quando l’avrò trovato allora potrò tornare, mi sarò soddisfatto e avrò il tuo amore.

Dal 1976 al 1978 Alberto Camerini pubblica da solista, altri due progetti con Cramps. Il primo è Cenerantola e il Pane Quotidiano tra i musicisti alle tastiere c’è Patrizio Fariselli. I suoni sono tipici della cultura brasiliana. L’ultimo è Comici Cosmetici prodotto da Shel Shapiro con cui inizia la nuova fase in cui utilizzerà suoni elettronici.

In quel periodo tra i cantautori di riferimento c’è niente di meno che Rino Gaetano che non lascia certo indifferenti con Berta Filava, Glu Glu, Mio fratello è figlio unico, Spendi spandi effendi e Nuntereggae più.

I suoni di Camerini sono gli ultimi ripresi in studio e la scelta di utilizzare musica elettronica risulta vincente infatti il successo negli anni 80 arriva con Rock’n’Roll Robot e Tanz Bambolina ma continua a scrivere canzoni intense come Serenella. Tra i miei ricordi è ancora vivo quando da bambino ballavo il twist elettrico mentre il mio giradischi che suonava la strofa:

Come faccio a dirti vuoi ballar con me Se non riesco a dirti voglio star con te

Ma come faccio a dirti che ti amo già Se non riesco a dirti vuoi ballar con me

poi ancora:

Oooh rock’n’roll robot, oooh rock’n’roll robot Io ti voglio, io ti cerco, io ti amo, rock’n’roll robot Io ti voglio, io ti cerco, io ti amo, rock’n’roll robot Oooh rock’n’roll robot

Ma in quegl’anni si iniziava a cantare anche:

Cuccurucucu paloma Ahia-ia-ia-iai cantava
Cuccurucucu paloma Ahia-ia-ia-iai cantava

poi ancora:

Mr Tamburino non ho voglia di scherzare Rimettiamoci la maglia i tempi stanno per cambiare …

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Apr 29, 2020 - cultura, musica, Spettacolo    Commenti disabilitati su Facciamo il punto Cultura 2020

Facciamo il punto Cultura 2020

Non per dovere di cronaca ma per fare un piacere a qualche amico che opera nel settore spettacolo riporto il quadro generale al 29 aprile 2020 sperando sia cosa utile.
cuoreQuando viene istituito un tavolo, per una crisi o problematica in genere, si tiene conto del numero di persone da sovvenzionare o risarcire, il budget misurato in funzione delle disponibilità economiche dell’ente che deve rifondere, ovvero si verifica la giacenza di denaro e si calcola la divisione in base ai richiedenti. In questo caso si è calcolato un numero di matricole INPS con almeno 30 contributi giornalieri versati nell’anno 2019 al medesimo Fondo, cui deriva un reddito non superiore a 50.000 euro, e non titolari di pensione” Questa diventa l’unità di misura individuata dall’amministrazione pubblica cioè la scelta politica di portare denaro ai cittadini con i requisiti, colpiti dall’emergenza. Ho letto molte lamentele sui social riguardo i 600 euro ritenuti un contributo troppo scarso, nei mesi di aprile e maggio è stato portato a € 800. Purtroppo o per fortuna questi denari sono stati assicurati.
Nel DPCM del 17 marzo 2020, detto più comunemente Decreto #CuraItalia sono state introdotte le misure per tutelare gli operatori del reparto cultura e sono stati messi a disposizione due fondi. Purtroppo al 29 aprile 2020 molti operatori non hanno ancora ricevuto nulla.
Il 24 aprile 2020 gli Assessori delle Regioni hanno prodotto un comunicato stampa, indirizzato al Ministro Franceschini che ha il mandato per la cultura e il turismo. Il rappresentante per l’Emilia Romagna è l’Assessore Mauro Felicori che si è insediato da pochi giorni (28 febbraio 2020).
Nel comunicato l’esecutivo viene invitato a un maggiore coinvolgimento delle Regioni e delle province autonome. Viene valutata positivamente l’adozione di ulteriori misure di sostegno al settore dei musei e dell’editoria, del cinema, degli artisti e dello spettacolo. Così come è ritenuto positivo l’intervento a favore dei soggetti “più indifesi” del settore, cui sono stati destinati 20 dei 130 milioni già stanziati col Fondo emergenza spettacolo. Viene richiesto di avviare un confronto Stato-Regioni, soprattutto a livello tecnico, per evitate una gestione centralistica del fondo o fondata sulla base di requisiti di attività minimi che suscitano diverse perplessità. Gli Assessori indicano di percorrere la strada della massima concertazione, evitando possibili contenziosi e sostenendo l’impegno delle Regioni a fianco degli operatori, degli artisti per una ripartenza della cultura orientata ad ampliare sempre più la platea dei fruitori.
A oggi la macchina burocratica pare si sia messa subito in moto ma tarda a dare i risultati. Sarebbe opportuno capire in concreto quali altri strumenti si vogliano adottare e quali promozioni si intendono attuare con i due Fondi messi a disposizione dal Governo.
È sicuramente vero che le aziende del settore devono accollarsi il rischio d’impresa ma un Paese civile deve affiancarle e supportarle perché la nostra cultura è patrimonio dell’umanità e non può essere abbandonata a se stessa. Le priorità sono al momento riguardanti la salute, occorre fare i primi passi tutti insieme e programmare una ripartenza che possa essere lo sprono per altri settori e il prodromo alla voglia di ripartire con slancio.

 

#NICOLARIZZOLI

Link del Comunicato

Riporto i provvedimenti e gli articoli riguardanti la cultura e lo spettacoli tratti dal sito  della gazzetta ufficiale .

Scarica il DPCM

Art. 38

(Indennità lavoratori dello spettacolo)

1. Ai  lavoratori  iscritti  al  Fondo  pensioni  Lavoratori  dello spettacolo, con almeno 30 contributi  giornalieri  versati  nell’anno 2019 al medesimo Fondo, cui deriva un reddito non superiore a  50.000 euro, e non titolari di pensione, e’ riconosciuta  un’indennità  per il mese di marzo pari a 600 euro. L’indennità di  cui  al  presente articolo non concorre  alla  formazione  del  reddito  ai  sensi  del decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917.
2. Non hanno diritto all’indennità di cui al comma 1 i  lavoratori titolari di rapporto di lavoro dipendente alla  data  di  entrata  in vigore della presente disposizione.
3. L’indennità di cui al presente articolo e’  erogata  dall’INPS, previa domanda, nel limite di spesa complessivo di  48,6  milioni  di euro per l’anno 2020. L’INPS provvede al  monitoraggio  del  rispetto del limite di spesa e comunica  i  risultati  di  tale  attività  al Ministero del  lavoro  e  delle  politiche  sociali  e  al  Ministero dell’economia e delle finanze.  Qualora  dal  predetto  monitoraggio emerga il verificarsi  di  scostamenti,  anche  in  via  prospettica, rispetto al predetto limite di spesa,  non  possono  essere  adottati altri provvedimenti concessori.
4 Alla copertura degli oneri  previsti  dal  presente  articolo  si provvede ai sensi dell’articolo 126.

Art. 88

(Rimborso dei contratti di soggiorno e risoluzione dei  contratti  di acquisto di biglietti per spettacoli,  musei  e  altri  luoghi  della  cultura)

1 Le disposizioni di cui all’articolo 28 del decreto-legge 2  marzo 2020, n. 9 si applicano anche ai contratti di soggiorno per  i  quali si sia verificata l’impossibilita’ sopravvenuta della  prestazione  a seguito dei provvedimenti  adottati  ai  sensi  dell’articolo  3  del decreto legge 23 febbraio 2020 n.6.
2. A seguito dell’adozione delle  misure  di  cui  all’articolo  2, comma l, lettere b) e d) del decreto del Presidente del  Consiglio  8 marzo 2020 e a decorrere dalla data di adozione del medesimo decreto, ai sensi e per gli effetti  dell’articolo  1463  del  codice  civile, ricorre la sopravvenuta impossibilita’ della  prestazione  dovuta  in
relazione  ai  contratti  di  acquisto  di  titoli  di  accesso   per spettacoli di qualsiasi natura, ivi inclusi quelli cinematografici  e teatrali, e di biglietti di ingresso ai musei  e  agli  altri  luoghi della cultura.
3. I soggetti acquirenti presentano, entro trenta giorni dalla data di entrata in  vigore  del  presente  decreto,  apposita  istanza  di rimborso al venditore, allegando il relativo titolo di  acquisto.  Il venditore, entro trenta giorni dalla presentazione della  istanza  di cui al primo periodo, provvede all’emissione di un  voucher  di  pari importo  al  titolo  di  acquisto,  da  utilizzare  entro   un   anno dall’emissione.
4. Le disposizioni di cui ai commi 2 e 3  si  applicano  fino  alla data di efficacia delle misure previste dal  decreto  del Presidente del Consiglio 8 marzo 2020 e da eventuali ulteriori decreti attuativi emanati ai sensi dell’articolo 3,  comma l,  del  decreto  legge  23 febbraio 2020, n. 6.

Art. 89

(Fondo emergenze spettacolo, cinema e audiovisivo)

1. Al fine di sostenere i settori dello spettacolo,  del  cinema  e dell’audiovisivo a seguito delle misure di contenimento del COVID-19, nello stato di previsione del Ministero per i  beni  e  le  attività culturali e per il turismo sono istituiti due  Fondi,  uno  di  parte corrente e l’altro in conto capitale, per le  emergenze  nei  settori dello spettacolo e del cinema e audiovisivo. I Fondi di cui al  primo periodo hanno una dotazione complessiva di 130 milioni  di  euro  per
l’anno 2020, di cui 80 milioni di euro per la  parte  corrente  e  50 milioni di euro per gli interventi in conto capitale.
2. Con decreto del Ministro per i beni e le attività  culturali  e per il turismo, da adottare entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge  di  conversione  del  presente  decreto,  sono stabilite le modalità di ripartizione e assegnazione  delle  risorse agli operatori dei settori, ivi inclusi artisti,  autori,  interpreti ed esecutori, tenendo conto altresì dell’impatto economico  negativo conseguente all’adozione delle misure di contenimento del COVID-19.
3. All’onere derivante dal comma 1, pari a 130 milioni di euro  per l’anno 2020, si provvede:
a) quanto a 70 milioni di euro ai sensi dell’articolo 126;
b) quanto a 50 milioni di euro a mediante corrispondente  riduzione
delle risorse del Fondo sviluppo e coesione di  cui  all’articolo  1, comma 6, della legge 27 dicembre 2013, n. 147. Conseguentemente,  con Delibera CIPE si provvede a rimodulare e a ridurre di  pari  importo, per l’anno 2020, le somme già assegnate  con  la  delibera  CIPE  n. 31/2018 del 21 marzo 2018 al Piano operativo “Cultura e  turismo”  di
competenza del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo.
c)  quanto  a  10  milioni  di  euro  a  mediante  riduzioni  delle
disponibilità del Fondo unico dello spettacolo di cui all’articolo 1 della legge 30 aprile 1985, n. 163.

Art. 90

(Disposizioni urgenti per sostenere il settore della cultura)

1. Al fine di  far  fronte  alle  ricadute  economiche  negative  a seguito  delle  misure  di  contenimento  del  COVID-19  di  cui   al decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, la quota  di  cui  all’articolo
71-octies, comma 3-bis, dei compensi  incassati  nell’anno  2019,  ai sensi  dell’articolo  71-septies  della  medesima   legge,   per   la riproduzione privata di fonogrammi e  videogrammi,  e’  destinata  al sostegno degli autori, degli artisti interpreti ed esecutori,  e  dei lavoratori autonomi che svolgono attività di riscossione dei diritti d’autore in base ad un contratto di mandato  con  rappresentanza  con gli organismi di gestione collettiva di cui  all’articolo  180  della legge 22 aprile 1941, n. 633.
2. Con decreto del Ministro per i beni e le attività  culturali  e per il turismo, di concerto con il  Ministro  dell’economia  e  delle finanze, da adottare entro trenta giorni dalla  data  di  entrata  in vigore  della  legge  di  conversione  del  presente  decreto,   sono stabiliti i requisiti per l’accesso al beneficio, anche tenendo conto del reddito dei destinatari, nonchè  le  modalità  attuative  della disposizione di cui al comma 1.

Art. 100

(Misure a  sostegno  delle  università  delle  istituzioni  di  alta
formazione artistica musicale e coreutica e degli enti di ricerca)

1. Al fine di far fronte alle straordinarie esigenze connesse  allo stato di emergenza deliberato dal Consiglio dei Ministri in  data  31 gennaio 2020, e’ istituito per l’anno 2020 un fondo denominato “Fondo per le esigenze  emergenziali  del  sistema  dell’Università  delle istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica e degli
enti di ricerca” con una dotazione pari  a  50  milioni  di  euro  da iscrivere nello stato di previsione del Ministero dell’università   e della ricerca. Con uno o più decreti del Ministro dell’università  e della  ricerca  sono  individuati  i  criteri   di   riparto   e   di utilizzazione delle risorse di  cui  al  precedente  periodo  tra  le università, le istituzioni di alta formazione artistica  musicale  e coreutica e gli enti di ricerca ed i collegi universitari  di  merito accreditati. Agli oneri previsti dal presente comma  si  provvede  ai sensi dell’articolo 126.
2. I mandati dei  componenti  degli  organi  statutari  degli  Enti pubblici di ricerca di cui all’articolo 1 del decreto legislativo  25 novembre 2016, n.  218,  ad  esclusione  dell’Istituto  Nazionale  di Statistica – ISTAT, sono prorogati,  laddove  scaduti  alla  data  di entrata in vigore del presente decreto ovvero in scadenza durante  il periodo  dello  stato  di  emergenza  deliberato  dal  Consiglio  dei ministri in data 31 gennaio 2020, fino al perdurare  dello  stato  di emergenza medesimo. Nel medesimo periodo  sono  altresì  sospese  le
procedure di cui all’articolo 11 del Decreto Legislativo 31  dicembre
2009, n. 213.
3. I  soggetti  beneficiari  dei  crediti  agevolati  concessi  dal Ministero dell’Università e della Ricerca a valere sul Fondo per  le Agevolazioni  alla  Ricerca  di  cui  all’articolo  5   del   Decreto
Legislativo 27 luglio 1999, n. 297 a favore di  imprese  con  sede  o unita’ locali ubicate nel territorio italiano,  possono  beneficiare, su richiesta, della sospensione di sei mesi del pagamento delle  rate con scadenza prevista nel mese di luglio 2020 e di un  corrispondente allungamento della durata dei piani  di  ammortamento.  Il  Ministero procede, nel rispetto della normativa europea in materia di aiuti  di Stato, alla ricognizione del debito, comprensivo di sorte capitale  e interessi, da rimborsare al tasso di  interesse  legale  e  con  rate semestrali posticipate. Agli oneri previsti  dal  presente  comma  si provvede ai sensi dell’articolo 126.

Art. 101

(Misure urgenti per la  continuità’  dell’attività  formativa  delle Università e delle Istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica)

1. In deroga alle disposizioni dei regolamenti di ateneo,  l’ultima sessione delle prove finali per il conseguimento del titolo di studio relative all’anno accademico 2018/2019  e’  prorogata  al  15  giugno 2020. E’  conseguentemente  prorogato  ogni  altro  termine  connesso all’adempimento di scadenze didattiche  o  amministrative  funzionali
allo svolgimento delle predette prove.
2. Nel periodo  di  sospensione  della  frequenza  delle  attività  didattiche disposta ai sensi degli articoli 1 e 3 del  decreto  legge 23 febbraio 2020, n. 6, le attività formative  e  di  servizio  agli studenti, inclusi l’orientamento e il tutorato, nonché le  attività di verifica dell’apprendimento  svolte  o  erogate  con  modalità a
distanza secondo le indicazioni  delle  università  di  appartenenza sono  computate  ai  fini  dell’assolvimento  dei  compiti   di   cui all’articolo  6  della  legge  30  dicembre  2010,  n.  240,  e  sono valutabili ai fini dell’attribuzione degli scatti  biennali,  secondo quanto previsto dall’articolo 6, comma 14, della  medesima  legge  n. 240 del 2010, nonché ai fini della valutazione, di cui  all’articolo 2, comma 3, e all’articolo 3, comma 3, del D.P.R. 15  dicembre  2011, n. 232, per l’attribuzione della classe stipendiale successiva.
3. Le disposizioni di cui al comma precedente si applicano ai  fini della valutazione  dell’attività  svolta  dai  ricercatori  a  tempo determinato di cui all’art. 24, comma 3, lett. a) della legge n.  240 del 2010 nonché ai fini della valutazione di cui  al  comma  5,  del medesimo articolo 24  delle  attività  di  didattica,  di  didattica
integrativa e di servizio agli studenti, e delle attività di ricerca svolte dai ricercatori a tempo determinato, di cui all’art. 24, comma
3, lett. b).
4. Nel periodo di sospensione di  cui  al  comma  1,  le  attività formative ed i servizi agli studenti erogati con modalità a distanza secondo  le  indicazioni  delle  università  di  appartenenza   sono computati ai fini dell’assolvimento degli  obblighi  contrattuali  di cui all’art. 23 della legge 30 dicembre 2010 n. 240.
5. Le attività formative svolte ai sensi dei precedenti commi sono valide ai fini del computo dei crediti formativi universitari, previa attività  di  verifica  dell’apprendimento   nonché  ai  fini dell’attestazione della frequenza obbligatoria.
6. Con riferimento alle Commissioni  nazionali  per  l’abilitazione alle funzioni di professore  universitario  di  prima  e  di  seconda fascia, di cui  all’articolo  6  del  decreto  del  Presidente  della Repubblica  4  aprile  2016,  n.  95,   formate,   per   la   tornata dell’abilitazione scientifica nazionale  2018-2020,  sulla  base  del decreto direttoriale 1052 del 30 aprile  2018,  come  modificato  dal decreto direttoriale 2119 del 8 agosto 2018,  i  lavori  riferiti  al quarto quadrimestre della medesima tornata si concludono,  in  deroga all’articolo 8 del citato D.P.R. n. 95 del 2016, entro il  10  luglio 2020. E’ conseguentemente differita al 11  luglio  2020  la  data  di scadenza della presentazione delle domande nonché  quella  di  avvio dei lavori delle citate Commissioni per il quinto quadrimestre  della tornata 2018-2020, i quali dovranno concludersi entro il 10  novembre 2020.  Le  Commissioni  nazionali  formate  sulla  base  del  decreto direttoriale 1052 del 30 aprile 2018,  come  modificato  dal  decreto direttoriale 2119 del 8 agosto 2018,  in  deroga  a  quanto  disposto
dall’articolo 16, comma 3, lettera f) della Legge  240/2010,  restano in carica fino al 31 dicembre 2020. In deroga all’articolo 6, comma 1 del D.P.R. n. 95 del 2016, il procedimento di formazione delle  nuove Commissioni  nazionali  di  durata  biennale  per   la   tornata   di dell’abilitazione scientifica nazionale 2020- 2022 e’  avviato  entro il 30 settembre 2020.
7. Le disposizioni di cui al presente  articolo  si  applicano,  in quanto  compatibili,  anche  alle  Istituzioni  dell’alta  formazione artistica musicale e coreutica.

 

FINE

Apr 29, 2020 - musica, Recensioni e Opinioni    Commenti disabilitati su Tutti pazzi per Roddy Ricch

Tutti pazzi per Roddy Ricch

Negli anni ’70 nel nostro paese non è molto diffusa la cultura e la musica hip-hop, anzi viene criticato per la struttura musicale troppo scarna e la scarsa iniziativa melodica. Nei primi anni ’80 arriva all’orecchio degli italiani Rapper’s Delight Sugarhill Gang. Nel brano viene utilizzato il groove del basso di Bernard Edwards (Chic) suonato in Good Times e le natiche dei ballerini iniziano a muoversi e non smettono più. I temi trattati nel genere hip-hop, sono diversi, sono racconti popolari, un ritmo incalzante e in rima che si sviluppa su un linguaggio di strada. Fonda le sue radice nel blues, quel canto intenso nato sui campi agricoli delgli Stati Uniti durante lo sfruttamento degli schiavi. Passa per il R&B e arriva fino ai giorni nostri e nei testi dei rapper afroamericani continua a emergere un grosso senso di discriminazione razziale. È una cultura che ha radici profonde, radicate tra le generazioni passate che nessuno vuole dimenticare anche se spesso rappresentano il lato peggiore dell’essere umano.

Nel 2019 viene caricato su youtube il brano di Roddy Ricch giovane leva del movimento hiphop. Il titolo è “The Box“, il mood è tipico del genere musicale che ne rispecchia gli standard, senza particolarità, rispetto ai brani attuali. Il basso ha un suono largo, diretto e ben presente. Ciclicamente suona un loop di un verso in falsetto, un’astuzia per rendere virale all’ascolto il brano. Il testo spacca. Viene utilizzata spesso la parola “Nigga” ma è un brano rivolto a tutti, anzi è necessario per identificarne l’individualità. Il giovane californiano tira fuori dalla sua scatola magica un bel prodotto che porta 200 milioni di visite. Un bel numero! Del resto Atlantic Record non sbaglia a un colpo guarda chi ha in catalogo! Aretha Franklin, Chic, Phil Collins, Wilson Pickett, ColdPlay, Bruno Mars.

Roddy Ricch è nato nel 1998. A fine 2017 pubblica il suo primo lavoro: Feed Tha Streets. In questi due anni ha saputo racchiudere tutti gli ingredienti per far nascere nel 2019 un disco di successo Please Excuse Me for Being Antisocialcontenente 15 pezzi e una intro. I brani presenti in rete forano le visite con numeri moltiplicati per dieci con esponente sei: Down Below, Boom Boom Room, Every Season e tutti gli altri. Il ragazzo ha talento e tanto da raccontare con un ritmo incalzante, una timbrica vocale fresca e brillante, con bei colori piena di frequenze alte. Nei video ha gli atteggiamenti quasi impertinenti ma un sorriso da bravo ragazzo.

 

 

#NICOLARIZZOLI

 

https://www.youtube.com/watch?v=uLHqpjW3aDs

 

Apr 27, 2020 - Senza categoria    Commenti disabilitati su Eurovision: Europe Shine a Ligh

Eurovision: Europe Shine a Ligh

EurovisionIl Festival di Sanremo si svolge dal quattro all’otto di febbraio 2020 ed è l’ultimo grande evento aperto al pubblico a cui abbiamo assistito, prima del lockdown. Tramite youtube guardo il video del middle dei Ricchi e Poveri e provo un senso di nostalgia come se quel momento di aggregazione non potesse più tornare.

Il 19 febbraio c’è una lunga coda in Via D’azeglio, parte dal Bookstore e arriva fino a Via Farini. C’è Gabbani in libreria che firma copie del suo disco. In fila ci sono persone con in mano un cd dell’artista e mi chiedo se hanno ancora un elettrodomestico per poterlo ascoltare, ritengo più plausibile una ragazza che regge una versione in Vinile.

Due giorni prima, in via Oberdan al “Semm Music Store” è arrivato Diodato, il vincitore di Sanremo che con la chitarra, in acustico ha cantato “Fai Rumore”. Iniziare una promozione da milioni di euro e dopo quindici giorni trovarsi chiusi in casa per l’emergenza virus, è un danno economico senza precedenti. Non credo che riuscirà a raccogliere qunto ha investito.

Si annulla anche la possibilità di partecipare all’Eurovision, infatti quest’anno la manifestazione è stata cancellata. La tappa di Rotterdam non avrà luogo per ovvie motivazioni di tutela della salute pubblica. A sostituire l’evento è stato programmato: “Europe Shine a Light” in cui potremo riascoltare tutti gli artisti tra cui anche il brano “Fai Rumore” cantata da Diodato. L’appuntamento è fissato per il 16 maggio 2020, è possibile guardarlo dalle 20,35 su Rai 1, Radio 2 e RayPlay. Sul canale YOUTUBE possiamo assistere alle performance artistiche.

Diodato ha registrato all’Arena di Verona, in solitaria il suo pezzo. Inoltre eseguirà un tributo a Modugno che  partecipò a EuroFestival alla fine degli anni cinquanta.

L’edizione 2020 sarà un concerto on-line e non una gara, un format che riserverà molte sorprese e soprattutto darà voce, come del resto ogni anno, a cantanti e musicisti provenienti da tutta Europa per rappresentare stili, culture da molti Paesi.

La bellezza di questa manifestazione rimane la diversità e l’apertura a nuove idee. Tutto questo deve essere un forte segnale per sollecitare la macchina burocratica a valorizzare e sostenere il settore culturale.

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