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Mag 4, 2020 - cinecittà, Riflessione Fisiologica, Spettacolo, tv, Una Storia    Commenti disabilitati su Cosa si può fare oggi?

Cosa si può fare oggi?

quigatta4 maggio 2020 – Perciò da questa mattina è possibile spostarsi a piedi oppure in bicicletta ma per un comprovato motivo di lavoro, per una visita ai congiunti, agli affetti stabili e ai parenti fino al sesto grado. Lo spostamento può essere tollerato per far spesa e oppure per attività motoria. Rimane rigido il controllo per accedere fuori dai confini della regione. Gli studenti fuori sede possono tornare alle loro sedi, ma tutto dev’essere comprovato e certificato. In giro per Bologna c’è più di traffico rispetto alla scorsa settimana, qualcuno passeggia e la giornata è soleggiata. In Emilia Romagna la mascherina è obbligatoria, per radio si polemizza sul costo proposto nelle farmacie, ma è sempre difficile reperirle assieme a disinfettante e guanti in lattice. I tempi sono quasi a trenta giorni per farsi recapitare la spesa online. Mantenere la distanza di sicurezza è sempre fondamentale come l’utilizzo di detergenti per le mani. Riaprono i parchi pubblici per accompagnare i bambini che ormai hanno raggiunto i limiti massimi di pazienza per i sessanta giorni di clausura. Oggi la necessità di un’operazione in posta dovrebbe prevedere una lunga fila perché è ancora programmato il ritiro delle pensioni. Dover far la spesa comporta aver pazienza per la solita medio-lunga attesa, in special modo nei comuni di provincia. La notizia dolente riguarda che molte persone non hanno ancora ricevuto l’indennità mensile pur avendo i requisiti. Ancora tanti lavoratori operano in “Smart Working” quindi viene richiesta la presenza sul luogo di lavoro solo pochi giorni durante questo mese, mentre gli impiegati nei centri commerciali sono sempre sotto pressione, come i consegnatari di alimenti a domicilio. Sperando di alleggerire sempre di più gli operatori sanitari, tutti promettono di rispettare le regole.

Un lunedì diverso, che porta ancora lo strascico di una domenica in cui Claudio Amendola ospite da Mara Venier sollecita il tema della tutela dei lavoratori dello spettacolo, ambito che in momenti improduttivi, come questo lockdown, non vede introiti. Poi ancora l’ex Papa Ratzinger che per qualche dichiarazione sui matrimoni gay e sull’aborto, accende le polemiche sul web.

Da domani gli atleti professionisti del Bologna FC 1909 possono allenarsi individualmente nel centro sportivo di Casteldebole. I giocatori dovranno arrivare al campo già in tenuta sportiva e potranno correre all’aria aperta. Si attendono con premura le decisioni del Ministro Spadafora per la ripresa o meno del campionato, che deve relazionarsi con i dirigenti del calcio e trovare una mediana che possa andare bene a tutti e con interessi economici enormi. Scrivo queste riflessioni invitando i lettori a documentarsi bene e rispettare le regole come è certo che sia, ma come sto facendo io, ascoltando musica jazz.

#NICOLARIZZOLI

IL PUNTO PER CHI OPERA NELLA CULTURA

Apr 8, 2020 - cesaroni, cinecittà, cinema, musica, tv    Commenti disabilitati su I Cesaroni “Piango e Rido”

I Cesaroni “Piango e Rido”

RomaMi ero segnato tra gli appunti, come un’idea per una gita: il “Tour Piango e Rido” con un Post Scriptum con due note “Da Piazza Giovanni da Triora al Lido di Ostia, saranno circa una quarantina di chilometri, è un attimo mangiare uno spaghetto alle vongole con i giusti crismi”. Prima della serie “I Cesaroni” registrata alla Garbatella non avrei mai pensato a questa meta, annotata insieme a mille appunti in una moleskine di qualche anno fa. La serie è stata registrata nel quartiere Ostiense, già noto per il film del 2001 ultra premiato “Le fate ignoranti” con Stefano Accorsi e Margherita Buy. Gran parte delle scene sono state riprese a Cinecittà. Gli studi rappresentano il lustro dell’industria cinematografica italiana. Cinecittà è la nostra Hollywood, è il meraviglioso mondo artefatto del cinema, capace di creare illusioni e sogni in ogni persona che almeno una volta si sia emozionata davanti allo schermo.
ColosseoTramite innumerevoli racconti, i professionisti sono capaci di cambiare, manipolare e confondere la vita reale, nel bene e nel male. Ad esempio quei progetti televisivi che entrano in ogni casa, quei programmi popolari, ricchi di contenuti e che si ispirano al nostro modo di essere, che in tutte le puntate lo spettatore riesce sempre meglio a identificarsi e immedesimarsi. In cui vengono trattati temi che coinvolgono e ispirano e alle volte anticipano i tempi.

Con estrema sintesi: “I Cesaroni” espongono le vicende di una famiglia allargata: Giulio Cesaroni interpretato da Claudio Amendola incontra la sua ex fidanzata, Lucia (Elena Sofia Ricci) e s’innamorano. Lui vedovo e con tre figli maschi e lei divorziata con due figlie femmine, decidono di sposarsi e di convivere. Insieme alle vicende della famiglia formata da sette componenti si intrecciano nella trama le peripezie dello zio Cesare che gestisce la Bottiglieria assieme al fratello Giulio e gli amici Ezio e Stefania e il figlio Walter. Allargandosi alla fitta rete di amici, colleghi e conoscenti di tutti i protagonisti.

cinecittaTutta trippa per gli innumerevoli autori, che cambiano in ogni episodio, molto esperti del loro mestiere e grandi professionisti del settore, riescono a gestire in maniera superlativa le sei serie con più di venti episodi per stagione, adattando perfettamente al pubblico italiano il format nato in Spagna. Per gli appassionati di fiction Made in Italy, in ogni puntata lo spettatore può emozionarsi e aver voglia di divorare l’episodio seguente per merito di regia di Francesco Vicario.

Le puntate sono state registrate dal 2006 al 2014 e mi ha colpito favorevolmente, come gli autori hanno trattato i temi con qualche anno di anticipo, rispetto all’attualità e il grado d’interesse. Nella prima e nella seconda stagione vengono toccati: La tutela dell’ambiente, il temuto virus Ebola che non era ancora sfociato nella pandemia dell’anno 2013, il bullismo. La ludopatia e nello specifico di mantenere una debita distanza le macchine da video poker da tutti gli istituti scolastici e da luoghi sensibili. Nell’episodio “Istruzioni per l’uso” Alice entra in una squadra di calcetto e si scontra con la mentalità maschilista dell’allenatore, lo zio Cesare. cinecittàAnche questo tema anticipa i tempi che vedranno protagonista il calcio femminile. Sono tantissimi gli argomenti e sorprende la delicatezza con cui vengono toccati e trattati. Questioni che attualmente appartengono al mondo e che nel tempo hanno ispirato persone di un’intera generazione, che sono diventati anche una bandiera culturale e politica. Altra nota importante da segnalare per questa carrellata del vanto Made in Italy cinematografico è la produzione. La serie televisiva è stata prodotta dalla Publispei per RTI del Gruppo Mediaset. Publispei è stata fondata nel 1972 dal cantante Gianni Ravera poi gestita dagli eredi e dai soci. Un’azienda leader in Italia che produce fiction e programmi d’intrattenimento.

Come tutte le cose anche questa nel 2014 è giunta al termine, peccato. Però qualcosa ci è rimasto e ora in tempo di quarantena la sto riguardando su prime. Mi ero segnato tra gli appunti, come idea per una gita: il “Tour Piango e Rido”. Credo che in questa fiction siano riusciti a inserire un pezzetto piccolo di tutti gli italiani, il mio è racchiuso nella frase di Max Tortora che recita in una puntata della prima serie dice: “Io ho solo due sentimenti: Piango e Rido”.

#NicolaRizzoli