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Apr 10, 2024 - grafica, Hip Hop    Commenti disabilitati su Hip-Hop: Una Voce Rivoluzionaria e Universale

Hip-Hop: Una Voce Rivoluzionaria e Universale

Attraverso gli ultimi decenni del XX secolo, a New York, nei quartieri del Bronx, il #rap ha profondamente segnato e valorizzato in maniera diretta la comunicazione politica. Ha fatto emergere il disagio sociale, portando alla luce tematiche che altrimenti non avrebbero avuto il giusto ascolto e l’eco che meritavano. Queste tematiche hanno inizialmente caratterizzato l’individualità afroamericana, per poi contaminare in senso positivo le culture di tutto il mondo.

Ero molto giovane quando il genere hip-hop ci ha coinvolto come un’onda anomala. Artisti come Afrika Bambaataa, Run DMC, LL Cool J, Public Enemy, Eric B. & Rakim hanno rivoluzionato il panorama musicale, insieme a brani come “Holiday Rap”, “Celebration Rap”, “Word Up” di Cameo e le canzoni dei 4 progetti di Michael Jackson e Quincy Jones, fino ad arrivare a Prince. Questi talenti hanno inventato un genere musicale unico e hanno reso speciale il Contemporary R&B e il Funk degli anni ’80.

La diffusione globale del hip-hop è avvenuta negli anni ’90, con gli Stati Uniti come epicentro. Ancora oggi provo un senso di nostalgia nel ricordare quando consegnai la cassetta con inciso “Rapper’s Delight” dei The Sugarhill Gang al mio prof di Inglese per decifrare il testo. È commovente pensare come, nei pomeriggi dei weekend in discoteca, si tentavano le mosse acrobatiche del #breakdance.

Dopo gli anni ’90, le scuole di ballo hip-hop hanno lanciato notevoli ballerini, ma all’epoca eravamo quasi come “pecore al pascolo”. Oggi, la riproduzione delle battute attraverso un giradischi è chiamata #djing. Personalmente, preferisco scrivere le partiture e utilizzare beat originali e inediti. Cerco di utilizzare suoni autentici, campionati da strumenti handmade o quanto meno campionati live. Nonostante non disprezzi i dj, prediligo l’originalità al cento per cento, anche se la batteria che scrivo in midi la riproduco con suoni che tutti utilizzano. Insomma, cerco di bilanciare tradizione e innovazione.

Il #writing, ovvero l’arte del graffitismo urbano, ha creato uno spartiacque notevole tra arte e vandalismo. La differenza tra il cattivo gusto di chi crea danni e l’artista capace di scegliere il tipo di disegno e il luogo appropriato ha reso spiacevole un elemento fondamentale della cultura hip-hop. Ad esempio, a Bologna, troviamo affreschi che valorizzano alcune zone e scarabocchi che deteriorano palazzi storici. Questo perché non tutti possono avere la licenza per esercitare. Lascio ai posteri l’ardua sentenza di scegliere senza ulteriori specifiche.

https://www.youtube.com/watch?v=4z0wgHHVBMo

#odioallostatoliquido è il titolo del brano #hiphop che ho creato, tentando di descrivere il disagio nel provare odio. Quello stato di odio che da gassoso si trasforma in liquido alzando i livelli di adrenalina. Quello che rovina l’essere umano perchè toglie la razionalità. Non vuole favorire la violenza ma vuole descrivere il disagio nel provare odio. Odio che è la conseguenza di un comportamento che in maniera metaforica lascia il livido, #odio allo stato #liquido #noallaviolenza #noallearmi #bastaguerra #nowar #hiphop. #over50 #rappers #rnb #freestyle #freestyle

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Mar 14, 2022 - Hip Hop, musica    Commenti disabilitati su Base Hip Hop 60

Base Hip Hop 60

Ho registrato questa base con un 60 di metronomo e pensando a un genere hiphop che durante il brano si trasformasse in ciò da cui è nato, il soul.
Ho wahwwato la chitarra funky cercando di lavorare molto sulle corde mute e stoppate per poi trovare un assolo di basso. Le battute in 4/4 sono pari dovrebbe essere facile improvvisare del freestyle. Il riff pad mi sembra banalotto ma efficace e secondo me rimane nel cervello!
Insomma la base hiphop è pronta! Ho già la strada spianata per un futuro da produce e beatmaker. E come cantava Lucio Dalla “Attenti al LOOP!” Vs FarBuckley

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Mar 11, 2022 - cultura, musica, Senza categoria    Commenti disabilitati su Sample & Beat 90 110 BPM

Sample & Beat 90 110 BPM

Questa ritmica l’ho registrata per fare esercizi col basso. Una base ritmica disco pop a 110 di bpm è comodissima per fare del freestyle con lo strumento. Mi sono concesso anche il lusso di costruirmi uno strumento con il diapason di un Fender Precision e con dei pickup di MP. Mentre nell’olimpo dei grandissimi, la mia personalissima classifica: Jaco Pastorius, Stanley Clarke, Marcus Miller, Larry Graham, Bernard Edwards, Victor Wooten e Bill Dickens …
GUARDA IL VIDEO: Drum 110BPM
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Sono 2 grandi passioni: Hip Hop e Funky. La ritmica piuttosto intensa, non è James Brown ma la cassa è Funky e potrebbe sembrare di JaboStark. Però mi piace giocarci col basso e fa alzare anche il culo. Presto altri loop on-line. Cmq scrivete! Parte subito… non batto il 4!
GUARDA IL VIDEO: Drum 90BPM
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Mar 11, 2022 - Senza categoria    Commenti disabilitati su FreeStyle e Atmosfera Underground

FreeStyle e Atmosfera Underground

Forse non sono riuscito nell’intento, cercavo un’atmosfera metropolitana, quella newyorkese in stile Erykah Badu. Troppo ambizioso pensarlo?
Spero di fare cosa gradita per chi ama il freestyle e vuole provare a improvvisare un testo, facendosi trasportare da queste emozioni underground.
INTRO + HIPHOP 80BPM in 4/4

GUARDA IL VIDEO: FreeStyle

 

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Yellow Keys

Mag 9, 2020 - Bologna, cultura, musica, Spettacolo    Commenti disabilitati su Jovanotti RAP – GAP Generazionale

Jovanotti RAP – GAP Generazionale

#NonVoglioCambiarePianeta su #RaiPlay

#NonVoglioCambiarePianeta su #RaiPlay

Posso vantarmi di aver vissuto la terza rivoluzione industriale, nonostante mi scontri con lo scorrere del tempo e il passare degli anni. Posso affermare che sono entusiasta di essere un testimone del passaggio tecnologico dall’analogico al digitale.

Ricordo con nostalgia quando ero costretto a settare le porte con Window 3.1 per surfare on the internet nel 1995 era quasi un’impresa scientifica. Ora l’accesso alla rete è possibile anche con un comando vocale, magari avendo al polso un Watch di Apple che ti permette di aprire un Mondo nel Bit-Cosmo mentre stai facendo jogging.

Conservo un tenero ricordo di tutte quelle esperienze. La mia vetustà ha raggiunto il “Game Over” il 9 luglio 2015 quando mia figlia è andata al concerto di Jovanotti a Bologna. Allo Stadio Renato Dall’Ara c’erano 60mila persone che assistevano all’evento.

Sono passati quasi trent’anni dall’estate 1987 alla discoteca J&J del Lido Degli Scacchi (FE) andai a vedere il live “GIMMI FIVE” con un saltellante Lorenzo Costantino Cherubini. Quando ho iniziato a contare gli anni e mi sono accorto che erano tanti, la vita ha assunto una prospettiva molto diversa. Mi sono accorto di questa diversa prospettiva, guardando la copertina di agosto 2015 di Rolling Stones dove c’era la foto dell’artista con il titolo “Essere Lorenzo”.

Lorenzo Cherubini in arte Jovanotti – un progetto che dura da sempre, penso che il segreto dell’elisir di una lunga vita artistica sia: un duro e costante lavoro. Infatti quello che vedo in questo artista è la passione, l’energia con cui affronta il proprio pubblico. Sul palco, accende ancora le passioni di persone di ogni età. Un artista con la “A” e tutte le lettere maiuscole, con un groove penetrante e irrompente. Ha saputo rinnovare e continuare a coinvolgere l’attenzione del pubblico, con la semplicità e l’efficacia dei propri testi e la ritmica delle sue parole. Circondandosi sempre di ottimi musicisti.
Oggi lo showman è impegnato alla salvaguardia dell’ambiente e ama girare il Mondo con il suo solito e semplice stile di vita che lo ha sempre contraddistinto. Un uomo con una morale integra e genuina. Sui social si trovano molte sue foto in bicicletta tra gli Appennini e le Ande.

I paesaggi del Cile sono ben documentati nelle riprese di viaggio di Lorenzo

#NonVoglioCambiarePianeta, in esclusiva su #RaiPlay

LINK PUNTATA

#NICOLARIZZOLI

Apr 29, 2020 - musica, Recensioni e Opinioni    Commenti disabilitati su Tutti pazzi per Roddy Ricch

Tutti pazzi per Roddy Ricch

Negli anni ’70 nel nostro paese non è molto diffusa la cultura e la musica hip-hop, anzi viene criticato per la struttura musicale troppo scarna e la scarsa iniziativa melodica. Nei primi anni ’80 arriva all’orecchio degli italiani Rapper’s Delight Sugarhill Gang. Nel brano viene utilizzato il groove del basso di Bernard Edwards (Chic) suonato in Good Times e le natiche dei ballerini iniziano a muoversi e non smettono più. I temi trattati nel genere hip-hop, sono diversi, sono racconti popolari, un ritmo incalzante e in rima che si sviluppa su un linguaggio di strada. Fonda le sue radice nel blues, quel canto intenso nato sui campi agricoli delgli Stati Uniti durante lo sfruttamento degli schiavi. Passa per il R&B e arriva fino ai giorni nostri e nei testi dei rapper afroamericani continua a emergere un grosso senso di discriminazione razziale. È una cultura che ha radici profonde, radicate tra le generazioni passate che nessuno vuole dimenticare anche se spesso rappresentano il lato peggiore dell’essere umano.

Nel 2019 viene caricato su youtube il brano di Roddy Ricch giovane leva del movimento hiphop. Il titolo è “The Box“, il mood è tipico del genere musicale che ne rispecchia gli standard, senza particolarità, rispetto ai brani attuali. Il basso ha un suono largo, diretto e ben presente. Ciclicamente suona un loop di un verso in falsetto, un’astuzia per rendere virale all’ascolto il brano. Il testo spacca. Viene utilizzata spesso la parola “Nigga” ma è un brano rivolto a tutti, anzi è necessario per identificarne l’individualità. Il giovane californiano tira fuori dalla sua scatola magica un bel prodotto che porta 200 milioni di visite. Un bel numero! Del resto Atlantic Record non sbaglia a un colpo guarda chi ha in catalogo! Aretha Franklin, Chic, Phil Collins, Wilson Pickett, ColdPlay, Bruno Mars.

Roddy Ricch è nato nel 1998. A fine 2017 pubblica il suo primo lavoro: Feed Tha Streets. In questi due anni ha saputo racchiudere tutti gli ingredienti per far nascere nel 2019 un disco di successo Please Excuse Me for Being Antisocialcontenente 15 pezzi e una intro. I brani presenti in rete forano le visite con numeri moltiplicati per dieci con esponente sei: Down Below, Boom Boom Room, Every Season e tutti gli altri. Il ragazzo ha talento e tanto da raccontare con un ritmo incalzante, una timbrica vocale fresca e brillante, con bei colori piena di frequenze alte. Nei video ha gli atteggiamenti quasi impertinenti ma un sorriso da bravo ragazzo.

 

 

#NICOLARIZZOLI

 

https://www.youtube.com/watch?v=uLHqpjW3aDs

 

Mar 10, 2018 - un Vino e un Vinile, Una Storia    Commenti disabilitati su Anni80

Anni80

“Quindi ci fermiamo al Mac!” disse lui. Lei rispose che I suoi genitori non volevano che si avvelenasse con gli Hamburger e quindi le era vietato frequentare le paninoteche. I genitori di Osiride erano vegani. Carmelo invece era stato svezzato a chianina ed ogni razza bovina presente sul mercato italiano ma erano innamorati e pensarono di andare in qualche ristorante vegetariano o vegano, tipo #Zenzero che si mangia molto bene. Poi però facendo I conti in tasca, con cinque euro a testa l’unico posto che poteva essere a prezzo era la paninoteca. Composero il loro menù meticolosamente pagando alla cassa 10 euro e zero cinque e si sedettero nell’angolo più remoto e lei con il codice dello scontrino andò in bagno almeno due volte in quanto uscirono circa alle 17,00. Poi li trovi in sala Borsa e si muovono come se fosse un luogo di incontri e non di cultura, ma purtroppo la distinzione non c’è. L’intellettuale non ha età e può essere quattro volte maggiorenne e leggersi ogni mattina I giornali, una persona che guarda l’ennesima mostra appesa senza conoscere la differenza fra il pittore #Carducci e il latinista Carracci e la coppia di sbarbi che si siedono al bar di Sala Borsa e mentre fanno meranda con una mano con l’altra si tengono per mano. Alla loro età bevevo già un buon bicchiere di Moscato e ascoltavo #musica #hiphop. I rapper americani e i #fastfood ci avevano colonizzato culturalmente: il tinello era diventato un teen-Nello, le osterie si trasformavano in #winebar e in disco si scimiottava la #breakdance.

VINO: #Moscato è un vino da dolci, da festa di compleanno, da #brindisi. Cercando in qualche piccola produzione contadina si corre il rischio di trovare delle #bottiglie uniche e prodotti qualitativamente altissimi. Il Moscato è per eccellenza, il classico vino da abbinare al dolce. E’ paragonabile al vestito da sposa, bianco e classico. La produzione risale alla Magna Grecia ma a quell’epoca probabilmente l’aroma #dolce si otteneva facendo appassire gli acini per cui il sapore si avvicinava più al vin santo. Oggi la produzione è diffusa in tutto il Mondo e ormai sono moltissime le varietà di Moscato.

45”: Il chitarrista è riconoscibile, ha un tiro esagerato e si chiama Nile Rodgers al suo fiano il basso gruvosissimo di Bernard Edwards. Coppia di musicisti inseparabile e insuperabile del gruppo #CHIC autori di migliaia di successi. Se Nile Rodgers mette le mani sulla chitarra il brano è un successo, una certezza. Purtroppo il basso è scomparso nel 1996. Ma parliamo di “Master Gee” O’Brien, un rapper americano e fondatore del gruppo hip hop The #Sugarhill Gang. Con i rapper Wonder Mike e Big Bank Hank nel 1979 incidono e pubblicano il brano “Rapper’s Delight” prodromo con tecnica rap, insieme a “King Tim III” della “Fatback Band”. Qua si fa la storia! La storia del Genere #HipHop, che ancora oggi resiste. Sulle basi ritmica di tantissimi generi o riff, si è raccontato ogni tema sociale con più o meno cattiveria, con più o meno intensità. Raccontando i propri sogni e portando alla luce i disagi sociali si è creato uno stile che ancora oggi piace e si ascolta, difficilmente si canta o si fischietta, ma che comunque tende a far muovere il busto in senso ritmico. A #NewYork nelle feste di quartiere e nelle feste di strada, i giovani afroamericani e latinoamericani suonando e ballando la breaking già a fine degli #anni’70 trasformano una passione in un genere di tendenza. In questo periodo insieme alla musica e al ballo si sviluppa anche la street art, i murales e il graffitismo. Questo genere trasforma il talento della strada in vero e proprio business, diventando la fortuna economica di molti editori e autori. Per molte persona diventa invece uno stile di vita.

#NicolaRizzoli